La storia è molto interessante, la forma è accattivante, lei è davvero molto brava. Brava a rendere una storia, anzi, “la” storia di un paese e della sua trasformazione sociale e politica, niente affatto manualistica o, peggio, noiosa. Il libro è una graphic novel, cioè un vero e proprio romanzo in forma di fumetto, in cui la Satrapi racconta la sua vita e quella della sua famiglia dall’infanzia in Iran fino all’età adulta. L’avvento del regime teocratico è raccontato attraverso gli occhi di una bambina che vede la propria vita quotidiana cambiare radicalmente, a scuola come nella società. Ma Marjane è fortunata: ha alle spalle una famiglia che cerca in ogni modo di resistere e di lottare contro una deriva autoritarista, inculcandole l’educazione della libertà, della parità e dell’autoaffermazione, tanto da prendere la decisione più dolorosa: quella di allontanarla dal Paese quando la speranza sembra definitivamente abbandonata. La storia di Marjane Satrapi non finisce qui, e la sua forza, anziché affievolirsi, cresce. Mi sembra di poter dire che il libro sia una forte dichiarazione d’amore per il suo paese, senza però nascondere i tantissimi problemi e i contrasti che ancora oggi lo dilaniano. A tratti molto divertente, questo fumetto è in grado di farci riflettere sulle nostre convinzioni e posizioni, che spesso derivano da una chiusura totale verso il mondo. Intelligente.
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